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martedì 14 gennaio 2014

Censura: Olanda VS Italia


Ieri sera sono andata al cinema a vedere Nymphomaniac di Lars Von Triers. È un autore che mi interessa, che a volte mi ha molto disturbato (Dogville), altre mi ha fatto commuovere (Melancholia). Ma non è questo il punto.

Il film, che notoriamente contiene scene di sesso spinte, ha sollevato un gran polverone in Italia, al punto che il trailer su Youtube è stato eliminato dopo pochi giorni dalla sua pubblicazione e per molte settimane si è stati sul punto di bandirlo dalle sale. Adesso finalmente è stato deciso che uscirà, grazie alla Good Film di Lapo Elkann (e te pareva). Tutti i "brutti sporcaccioni" italiani che vogliono vederlo dovranno però aspettare fino a Marzo per la sola prima parte, mentre la seconda parte uscirà circa un mesetto dopo. Sì, esatto, perché il film, della durata di più di 4 ore, è diviso in due parti distribuite come film separati, e dovrete sganciare doppi soldini per vederlo tutto.

Qui in Olanda, inutile dirlo, il film è già uscito da qualche settimana, a breve distanza dal lancio del 25 Dicembre nella natìa Danimarca di Lars. Non solo, le due parti vengono anche proiettate in contemporanea, tanto che molte sale combinano gli orari in modo che tu possa vederle nella stessa serata (con sconto sul secondo biglietto). Il tutto senza polemica, senza polveroni, senza falsi pudori. Perché noi italiani invece dobbiamo sempre fare una gran sceneggiata per tutto?

Se volete la mia opinione, tra l'altro, il film non è niente di scioccante, ha un approccio provocatorio che risulta quasi buffo, c'è tanto buonismo, si cerca di giustificare il comportamento della protagonista mostrando come sia vittima di una madre fredda e stronza, e come in realtà lei sia piena di buoni sentimenti e usi il sesso per esorcizzare il dolore. Il tutto condito da pochissime fugaci mezze inquadrature "hard" che sono l'unica differenza con le scene dei film di "Pomeriggio d'amore" su Canale5 che guardano le nostre nonne.

Altro fattore significativo è il fatto che il film, qui, è vietato solo ai minori di 16 anni. Il che non vuol dire che orde di 16enni brufolosi vadano in  massa a vederlo, sghignazzando goliardicamente mentre si affogano con la cocacola (in sala ieri eravamo tutti chiaramente over-25), ma che qui rispettano il tuo libero arbitrio e la tua personale capacità di giudizio su quali visioni siano adatte a te, indipendentemente dalla tua giovane età. In Italia non mi stupirei se il Vaticano imponesse di proibirlo a tutti coloro che non sono uniti nel sacro vincolo del matrimonio (che saranno comunque passibili di scomunica), perché da noi si pensa ancora che la gente non sia in grado di pensare con la propria testa, e che ci sia bisogno di un organismo fatto di persone tali e quali a noi per prendere a monte la decisione di cosa va bene e cosa no. Ma poi a Scherzi a Parte - programma che spero non abbiate mai più visto dopo i 15 anni - fanno vedere la Moric appesa col culo di fuori in mezzo ai prosciutti. Il tutto in prima serata.

Quindi "porno" d'autore no, ma svilente voyeurismo sessista sì? Ma non si rendono conto che così alimentano solo la pruriginosità della gente, che vede nel proibito qualcosa di desiderabile? Non abbiamo già abbastanza esempi di come reprimere la sessualità porti a risultati tragici, come succede in India dove lo stupro è tristemente comune? Su questo tema tra l'altro vi suggerisco l'interessantissimo articolo di Anil Kumar (giornalista indiano che è stato tra i fondatori di Men's Rights Movements nel suo paese): India’s sexually repressive society and gangrapes.

Ma sto divagando. Il mio punto è: sono d'accordo che un gruppo di esperti suggerisca a persone meno esperte quello che è adatto a loro o ai loro figli. E sono convinta della necessità di monitorare quello che ci viene proposto, e di assicurarsi che non ci siano contenuti che incitano al razzismo, al sessismo, alla violenza, all'intolleranza. Ma, punto primo: lo dobbiamo fare a tutti i livelli, non solo al cinema, dove vanno persone paganti che spesso hanno ben chiaro cosa aspettarsi dalla proiezione (sennò andrebbero a vedere Checco Zalone). Lo dobbiamo fare soprattutto in TV, che chiunque, senza sborsare un centesimo, può accendere in qualsiasi momento, piazzandoci magari davanti un bambino.
Punto secondo, dobbiamo farlo consigliando, non vietando. Le persone non maturano perché i genitori impediscono loro di fare cazzate, al contrario, si cresce proprio perché si sbaglia e si impara.

Questo qui in Olanda l'hanno capito, in Italia, purtroppo, no.

3 commenti:

  1. Questo si che è un post impegnato!

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  2. Linda, how can a poorly written and unresearched article be of any value to your argument? The author isn't trying to make a point that sexual repression causes rape, rather women are stupid and bring it upon themselves (and their partners): "A young woman was allegedly raped by five men in a dilapidated industrial mill, in Mumbai. Why did she force her male friend to accompany her into it in the evening, when working men around the area do not dare to venture into it even during the day time?" This is solely a petty attack thinly disguised as an analysis on the state of society in India.

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    1. Ciao Sarah, I said "interesting" as it is interesting to hear a different point of view on the subject, from the voice of a male Indian. I am not saying he is right. And I am not discussing the sad topic of rape in India here.

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