Buongiorno e buon lunedì! Cosa avete fatto di bello per il vostro finesettimana?
Qui si trattava di un weekend speciale: quello del King's Day.
Di cosa si tratta? Ve lo racconto scopiazzando le parti storiche da Wikipedia. Il Koninginnedag ("Giorno della Regina") è (era) la festa nazionale dei Paesi Bassi, celebrata fino all'anno scorso il 30 Aprile, nel giorno del compleanno della (ex ex) Regina Giuliana.
Quest'anno invece del Queen's Day abbiamo festeggiato il primo King's Day. Infatti il 30 Aprile 2013 la regina Beatrix ha abdicato in favore del figlio Willem-Alexander, il primo discendente maschio della casata Oranje-Nassau dall'istituzione della festa nel 1885. La festa è stata così rinominata Koningsdag ("Giorno del re") e spostata nel giorno del compleanno di Willem, ovvero il 27 Aprile. Siccome per tradizione la festa non viene celebrata di domenica (probabilmente per permettere a tutti di godersi una delle poche bank holiday olandesi), quest'anno è stata anticipata a sabato 26 Aprile. Una ulteriore conferma della praticità degli olandesi, che pur di non sprecare una occasione di divertimento non esitano a chiudere un'occhio: anche la data precedente, il 30 Aprile, non era il giorno del compleanno di Beatrix, ma era stata mantenuta per comodità anche dopo l'abdicazione di sua madre Giuliana, visto che il compleanno di Beatrix cade il 31 Gennaio, e il freddo pungente non avrebbe permesso gli scatenati festeggiamenti.
Per confondervi ancora di più le idee, la prima "edizione" del Koninginnedag o Koningsdag, il 31 Agosto 1885, si chiamò Prinsessedag ("Giorno della Principessa") e si tenne in occasione del quinto compleanno della principessa Guglielmina. Anche gli olandesi, come i romani, avevano capito che il modo migliore per promuovere il senso di unità nazionale è la vecchia pratica del "panem et circenses".
Il Koningsdag è anche l'unico giorno in cui non sono richieste autorizzazioni per vendere merci per strada (Vrijmarkt o "free market"). Se avete letto i post relativi alla passione degli olandesi per la roba di seconda mano, capirete l'eccitazione con cui svuotano le cantine durante il Vrijmarkt, cercando di vendere qualsiasi tipo di cianfrusaglie ai passanti. La cosa più bella del Vrijmarkt è che la gente si accaparra porzioni di marciapiede fin dalla sera prima, per poter allestire il proprio banchetto (più probabilmente un telo su cui spargere disordinatamente oggetti randomici). Lo fanno delimitando lo spazio con dello scotch o del gessetto, e scrivendo il loro nome al centro. Fantastico, se ci pensate: in Italia una bella piazzola in posizione strategica verrebbe sicuramente usurpata tramite rimozione dello scotch - qui no.
I festeggiamenti del Koningsdag attirano ogni anno una media di due milioni di visitatori nella sola Amsterdam. Ma in cosa consistono esattamente? Immaginate una città trasformata in una enorme zona pedonale. Immaginate una marea di persone vestite di arancione. Immaginate infiniti banconi che servono birra in bicchieri di plastica. Immaginate chiatte e barchette piene oltre il limite di gente ubriaca che balla al ritmo di casse oversized. Immaginate ponti sbarrati da festaioli che ti costringono a fare il limbo per attraversare. Immaginate esibizionisti che trasformano il balcone di casa in un cubo, e il marciapiede sottostante in una discoteca. Immaginate che ogni angolo di strada sia occupato da gente che vende vinili, posaceneri, barbie rapate a zero e delicate tazzine da té. Immaginate soprattutto che siano tutti alticci (nel migliore dei casi), e pile di pattume alte mezzo metro.
Il tutto però senza essere molesti, senza litigi, senza spinte o gomitate, e con un numero sorprendentemente limitato di gente che sbocca o sta male (io ne ho visti solo due). E strade sgombre e pulite già il mattino successivo. Mica come alla santificazione di Giovanni Paolo II...
Nei giorni precedenti alla festa il paese si tinge di arancione, colore tradizionale della monarchia olandese, in un fenomeno detto Oranjegekte. Dolci glassati color arancione, panna arancione, tutto in versione arancione. Ho passato mezz'ora a cercare la birra al supermercato perché pensavo che l'avessero rimpiazzata con scaffali pieni di aranciata.
Anche io e G eravamo ovviamente vestiti di arancione. E da italiana lasciate che ve lo dica: nonostante quest'anno l'abbiamo visto dappertutto, dalle passerelle della P/E ai Golden Globes (Alberta Ferretti, Monique Lhuillier, Stella McCartney...), è il colore più orribile del mondo da indossare (soprattutto quando non sei al mare, non sei abbronzata, non hai lo stylist di Cate Blanchett, Emma Watson e Lupita Nyong'o e sai che finiranno per rovesciarti addosso una birra).
Godetevi qualche foto meno glamour, anzi direi proprio scadente, fatta col cellulare - non era proprio l'occasione giusta per portarsi dietro la reflex...
Utrecht |
Amsterdam |
Amsterdam |
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