Translate it!

venerdì 28 marzo 2014

All'Opera con i #SocialSeats


Buongiorno mondo!

Oggi ho varie ragioni per essere di buon umore. Primo, c'è il sole. Secondo, è venerdì. Terzo, questo weekend ci saranno più di 20°.
E quarto, ma non ultimo, ieri sera sono stata all'opera ad Amsterdam a vedere la Lucia di Lammermoor. Da brividi!

Vi racconto un po' come è andata. Dunque, settimane fa ho comprato due biglietti per lo spettacolo di ieri 27 Marzo. Mi sono mossa tardi, quindi non c'erano più posti per nessuna delle serate. Penso che quei due posti, in quella data, fossero gli ultimi rimasti. Si trattava di due economiche poltrone di 7a categoria, praticamente nelle toilette, ma comunque ero soddisfatta.

Essendo una malata di Instagram, mi sono messa a seguire la Nationale Opera di Amsterdam su quello ed altri social. Ho notato subito che stanno portando avanti una iniziativa molto carina, quella dei #SocialSeats. L'obiettivo, credo, è quello di aumentare il numero di follower: ne hanno ancora pochini, e facendo qualche ricerca ho visto che si sono lanciati sui social solo da qualche mese. A questo scopo, l'iniziativa è trasversale a tutti i loro account, per spingerti a seguirli tutti, e punta sull'engagement degli utenti, invitandoli a postare foto o commenti utilizzando l'hashtag #SocialSeats. In palio ci sono due biglietti gratuiti per uno degli spettacoli.

Ve la faccio breve. Due giorni fa, su Instagram, annunciano che anche per la Lucia saranno assegnati due biglietti #SocialSeats, proprio per la sera in cui saremmo andati noi. Lo so che non si dovrebbe fare, in fondo avevo già i miei biglietti, no? Però avevo voglia di partecipare al gioco e non ho resistito alla tentazione...ho postato la selfie richiesta, l'ho taggata a modino e me ne sono dimenticata. Solo che...ho vinto o____O

Lo ammetto, non ho avuto molta concorrenza. L'account Instagram della Nationale Opera (@nationaleoperaballet) ha meno di 500 seguaci - tipo che mia mamma che posta le foto del suo gatto ne ha più di 600 (tutto vero). Inoltre per la Lucia gli unici ad avere postato una selfie eravamo io e una tipa che non aveva trovato di meglio che una foto di lei che arranca per un sentiero, con lo zaino, sudata, con la faccia stravolta. Io avevo astutamente postato una foto con G. Non c'era gara. La social media manager della Nationale Opera ha ceduto al nostro fascino mediterraneo.*

* il che è ovviamente una battuta, perché, se ci conoscete, sapete che siamo entrambi bianchi come le chiappe di Nicole Kidman.

Evviva! Avevo vinto! Dopo un attimo di felicitò, come direbbe G., ho pensato: "e mò"? Avevo già comprato i biglietti!
Per fortuna mi è venuto incontro l'ormai fidato Marktplaats.nl, dove ho messo in vendita i biglietti...con lo sconto, ovviamente, perché volevo fare felice qualcun'altro. Con un ulteriore colpo di fortuna ho trovato una signora molto simpatica che li ha presi, e ci siamo anche incontrati a teatro. È stato divertente!


Se vi capita di passare da Amsterdam e volete vedere uno spettacolo o un concerto last minute, quindi, vi consiglio di guardare su Marktplaats. È tutto in olandese ma se utilizzate il traduttore automatico o il box di ricerca siete a posto. Altre opzioni sono il ticket swap della stessa Nationale Opera (http://www.operaballet.nl/en/plan-your-visit/tickets/ticket-swap) oppure Last Minute Ticket Shop, dove ogni giorno vengono messi in vendita i biglietti rimasti invenduti per alcuni spettacoli del giorno...al 50% di sconto (https://www.lastminuteticketshop.nl/).

Siccome non c'è da sperare di mangiare dopo il teatro (qui le cucine chiudono attorno alle 21.30, massimo 22.30), e visto che lo spettacolo iniziava alle 20, abbiamo provato il dinner buffet che si tiene dentro al teatro dell'opera stesso. La formula costa 28,50€ a testa, e comprende un piccolo antipasto, un buffet salato caldo, acqua e vino a volontà, e caffè e dessert nell'intervallo. Il tutto seduti e serviti da camerieri, con una bella vista sull'Amstel e il Blauwbrug. Il prezzo, per gli standard olandesi, è abbastanza buono, e la soluzione offre inoltre il vantaggio di poter mangiare con calma senza doversi rassegnare ad andare a cena alle 5 del pomeriggio o a consumare un panino su una panchina. Che può essere carino d'estate, ma ancora fa troppo freddo la sera! I biglietti per la cena sono in vendita qui.



Alcune osservazioni sull'andare all'opera in Olanda. Va tenuto conto che era un giovedì, ma penso che la situazione non cambi molto agli spettacoli del venerdì o sabato.

  • La gente non si mette in tiro :(

Lo sospettavo, e infatti anche io ero mi ero limitata ad indossare una camicia e delle scarpe basse. Ma almeno avevo evitato i jeans! Invece no, ho visto tantissime persone, soprattutto gli spettatori sotto gli 'anta, vestiti come se stessero andando a bersi una birra al pub. Non sono una dresscode nazi, però il gusto dell'opera è anche quello di tirarsi a lucido per un evento che è sempre stato considerato elegante. Se spendi più di 100€ per un posto di 2a categoria, fallo lo sforzo di infilare una gonna, dei pantaloni a sigaretta, vanno bene anche dei chino di H&M se proprio proprio non hai niente da mettere a parte i leggings! (sì, parlo a te, sconosciuta coi jeans e la fastidiosa tosse).

  • L'età media è la stessa che dal dottore alla mattina

Di questo passo dovranno mettere dei pappagalli sotto alle poltrone. Che tristezza.
I signori con cui abbiamo diviso il tavolo a cena avevano l'età dei miei nonni. Ovviamente amano l'Italia. Ovviamente la girano in bici. Ovviamente contrattano un prezzo speciale con la trattoria sotto l'hotel e vanno a cena lì pranzo e cena per tutta la vacanza. Ovviamente non parlano una parola di italiano ma sanno dire benissimo "prosecco" e "vino bianco". Li abbiamo adorati. Ci volevamo fare adottare.

I nostri ciòvani compagni di tavolo

  • Ci sono i sottotitoli!

Non ci avevo mai pensato, ma in effetti mica tutti capiscono l'italiano. Si potrebbero leggere il libretto, eh, che è un must anche se sei italiano... Comunque sia fa strano vedere i sottotitoli per uno spettacolo live!

  • Quasi tutti arrivano in bici

...e poi esci dal teatro e invece di taxi o macchinoni lussosi ti trovi circondato da biciclette scarcassate. Impagabile.

Ma tolto tutto il superflueo contorno, resta la magia dell'opera. Mi sono emozionata e commossa, rapita dalle voci dei cantanti e dalla vista del direttore che si muoveva con grazia e determinazione nella buca dell'orchestra*. Anche la scenografia era moderna e suggestiva e aggiungeva pathos alla rappresentazione. Tutte cose che ti fanno dimenticare dove sei, se è giorno o è notte, cosa fai nella vita. Ci sono solo la musica, la bellezza, l'emozione...

Se vi va, godetevi l'interpretazione della scena della pazzia, cantata dalla Divina nel '53



* I bravissimi protagonisti della rappresentazione erano nel nostro caso l'autraliana Jessica Pratt (Lucia), lo spagnolo Ismael Jordi (Edgardo, un figo peraltro) e il maestro italiano Carlo Rizzi. 






















* I bravissimi protagonisti della rappresentazione erano nel nostro caso l'autraliana Jessica Pratt (Lucia), lo spagnolo Ismael Jordi (Edgardo, un figo peraltro) e il maestro italiano Carlo Rizzi.

Nessun commento:

Posta un commento

Google Translator