È passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho scritto sul blog, e vi spiego perché: perché essendo nato come un blog da expat, che narra dell'Olanda vista dagli occhi di una italiana, mi sembrerebbe di snaturarlo raccontando banalmente della mia vita o di quello che mi succede.
Però non smetterò di pubblicare fatti ed elementi interessanti della cultura olandese, e spero con l'avvicinarsi della primavera di mostrarvi sempre più foto di gite fuori porta (che per ora scarseggiano...).
Ormai sono passati 4 mesi da quando sono qui, e a parte le solite considerazioni sul tempo che vola (impressionante), ho pensato che fosse ora di tirare qualche somma.
Ho quindi pensato di fare un bilancio di quello che mi piace, quello che non mi piace, e quello che mi manca. Chissà se fra altri quattro mesi il bilancio sarà cambiato!
QUELLO CHE MI PIACE
1. Primo posto in assoluto per la bicicletta. Spostarsi dappertutto in bici, anche quando si è carichi di borse della spesa, è semplicemente bellissimo. La mattina il freddo e il vento mi svegliano e mi fanno iniziare la giornata con maggiore energia. Non ho mai problemi di parcheggio. Ho ritrovato il senso dell'equilibrio, mi destreggio in mezzo al traffico (di biciclette ovviamente) e porto tranquillamente pesi e pacchi sotto il braccio. Senza aver mai messo piede in palestra, i muscoli delle gambe sono più tonici e persino gli addominali!
2. I ritmi. Qua la vita è più rilassata, si lavora meno (in termini di tempo passato in ufficio) e rimanere fino a tardi non è un valore. La gente è gelosa della propria vita privata e cerca di passare più tempo possibile con la famiglia.
3. Fare la spesa. A parte alcune cose che qui ovviamente non si trovano o sono molto care, tipo la fantastica varietà di pesce e molluschi a cui il mediterraneo ci ha abituato o l'olio di oliva (quello buono), qui fare la spesa è un piacere. Le verdure coltivate nelle super serre (vi ricordate?) sono praticamente a km zero e sono buone, fresche e a buon mercato tutto l'anno. Oltre a questo, l'influenza delle colonie alle Antille e nelle Indie Orientali hanno fatto sì che la cucina olandese si colorasse di spezie ed ingredienti esotici, che qui sono particolarmente facili da reperire (e che io adoro).
QUELLO CHE NON MI PIACE
1. Servizi. C'è una certa carenza di attenzione al cliente e in generale manca quella scintilla che rende piacevole acquistare un prodotto o dei servizi. Per esempio i negozi chiudono alle 18, i bar aprono alle 8 anche nei giorni lavorativi (orario in cui l'Olanda è già in marcia verso l'ufficio), i commessi sono in generale svogliati e poco cortesi. Per dirne una, mi ero iscritta a un corso di olandese che è stato annullato il giorno stesso in cui dovevano iniziare le lezioni.
2. Sentimenti misti per l'abitudine olandese di recuperare o comprare oggetti e vestiti di seconda mano. Provo ammirazione per il modo in cui sanno limitare gli sprechi, essere creativi e vivere felici con meno: fa bene all'ambiente, è etico e sobrio. Per contro però, mi urta che questo venga fatto sistematicamente, e che per molti l'acquisto di qualcosa di nuovo sia un evento raro. Attenzione, io vivo a Utrecht, qui la tradizione olandese è molto più forte che ad Amsterdam, e probabilmente nella capitale la gente è molto più cool e acquista solo cose illibate. Qui però è un tripudio di scambio, riciclo, negozi dell'usato e persino gruppi Facebook di gente che regala fondi di cantina, che a lungo andare mi deprimono.
3. La cena alle 17.30 e la cucina dei ristoranti che chiude alle 21. E il fatto che per cenare in un ristorante mediocre spendi quanto in un ristorante di livello italiano.
QUELLO CHE MI MANCA
(Ovviamente mi mancano tante persone e tanti luoghi. Elencherò solo le cose meno personali)
1. Le colline della mia toscana e la varietà del paesaggio. Ma dopo 4 anni a Bologna ci ho fatto il callo.
2. Il Montenegro dopo una bella cena e la pizza fatta come si deve.
3. La facilità con cui in Italia si instaurano amicizie, simpatie e rapporti umani, anche se superficiali.
Nessun commento:
Posta un commento