È passata una settimana dall'ultimo post, una settimana tranquilla senza grossi avvenimenti, per cui non ho sentito il bisogno di scrivere.
È arrivato così il mio secondo weekend a Utrecht, per cui pregustavo relax e riposo in casa, sul divano, con un the e un libro in mano, visto che si preannunciava la pioggia.
Con mia grande sorpresa, sabato mattina il cielo grigio era punteggiato di piccole aperture attraverso le quali faceva capolino l'azzurro. Pareva un peccato stare in casa, e inoltre mi è venuta voglia di esplorare questa città ancora poco familiare, così, senza neanche fare colazione, verso le 10.30 ho preso la bici e sono uscita.
La prima tappa è stata il caffè Sector 3, che a dispetto del nome orribile (che mi ricorda il titolo di un film di fantascienza), è un posto molto carino in centro, con grandi finestre che si affacciano sul canale principale di Utrecht. Preso posto sul comodo divano proprio sotto alle finestre, ho pronunciato la mia immortale prima frase olandese: Mag ik een latte macchiato en een croissant, alstublieft (che significa molto prosaicamente "vorrei un latte macchiato e un croissant per favore").
La vista dalle finestre del caffé Sector 3 |
Dopo aver letto qualche pagina del mio libro e aver spazzolato la colazione, mi sono avviata verso la seconda tappa: il Centraal Museum di Utrecht. Il museo in sè è molto bello, lussuoso, curato, e dal tipico contrasto olandese per cui palazzi antichi sono associati ad interni moderni e originali. La collezione però non è un granché, fatta eccezione per qualche pezzo De Stijl come la famosa sedia di Rietveld. Il resto sono mostre temporary e quadri dei caravaggisti di Utrecht che, come dice il nome, si ispiravano alle opere dell'artista italiano (e non c'è paragone, se mi consentite un po' di campanilismo). L'altro pezzo interessante, oltre alla sedia, è una barca antica di 1000 anni che si trova nel sotterraneo del museo e puzza terribilmente per via del conservante (lo stesso usato per i binari del treno, infatti il puzzo è lo stesso). È animata da una installazione di luci e suoni terribilmente inquietanti che mi hanno fatto scappare dalla sala.
Tutto sommato il museo non mi ha fatto impazzire, e se passate da Utrecht non me la sento quindi di consigliarvi di pagare gli 11€ del biglietto, ma magari se siete più colti di me in quanto ad arte lo troverete interessante.
La terza tappa è stata molto piacevole: incluso nel prezzo del biglietto c'era l'ingresso al Dick Bruna Huis, un museo dedicato alla coniglietta Nijntje (in Italia si chiama Miffy) e al suo creatore (Dick Bruna appunto, che è nato e vive a Utrecht). Dovete sapere che io ADORO Miffy, da piccola avevo un libriccino di stoffa con le sue avventure (o era un dado di stoffa? Non ricordo). E poi come si fa a non adorare quel faccione rotondo! Il museo era pieno di giochi, libri, costruzioni, e ovviamente bambini intenti a giocare. Gli olandesi stanno veramente avanti in fatto di attività per i più piccoli: c'erano tante cose stimolanti e il posto era accogliente anche per gli adulti. La chicca è stato un documentario su Bruna dove viene mostrato il processo di creazione di un disegno: pensate che per colorare utilizza dei cartoncini ritagliati a mano!
Dopo essere uscita dal museo si erano fatte le 15 e avevo fame, ma ho pensato che avrei prima fatto un giretto per cercare un poncho impermeabile. Camminando lungo l'Oudegracht sono passata per il mercato dei fiori che si tiene ogni sabato: non è grande in confronto a quello di Amsterdam, e d'inverno l'assortimento è limitato, ma è comunque spettacolare. La cosa buffa è che i venditori vociano per attirare i clienti proprio come da noi, ma mentre sono abituata a sentire urlare le lodi di pesce / scarpe / carne / verdure, mi fa strano associare i loro urli a una cosa delicata come i fiori!
Ho fatto un giro da Sissy Boy, un negozio carinissimo di oggetti per la casa, abbigliamento e cartoleria, nella cui vetrina avevo adocchiato uno stupendo poncho giallo da marinaio. Purtroppo il prezzo era meno stupendo: 97€... Così sono uscita (quasi) a mani vuote: pensando al freddo che verrà mi sono fatta attirare da una crema per le mani formato mignon (a casa ne avrò almeno 4...ma non sono riuscita a resistere).
Sono poi entrata da Hema, mitico grande magazzino olandese in cui si trova di tutto: dalle biciclette, ai trucchi, ai vestiti, e ovviamente le iconiche salsiccie dell'Hema: le salsicce affumicate più buone di Olanda. Comprato un pack di salsicce + stamppot (praticamente patate lesse schiacciate con verza o altre verdure) sono uscita soddisfatta.
Per finire sono passata dal supermercato per una rapida spesa e sono tornata a casa.
La sera avevo in piano una bella serata con la mia coinquilina J. Dopo una buona cena e un mojito fatto in casa, verso le 23 abbiamo pedalato sotto la pioggia fino a un locale sull'Oudegracht. Il posto era una specie di pub irlandese ingentilito pieno di gente che "si preparava" ad andare a ballare e beveva birra. Non c'erano tavoli se non due piccoli tavolini rotondi in mezzo al locale, per cui si stava in piedi a capannelli. Devo dire che gli olandesi sono molto socievoli: dopo neanche 10 minuti stavamo già chiacchierando con i ragazzi che dividevano il microtavolino con noi (ma forse erano solo attirati dal fatto che J. è uno schianto!). Da lì siamo andate in un altro locale dove abbiamo ballato fino alle 5 di mattina. È stato bello e sono fortunata ad avere trovato una coinquilina simpatica come Janne!
Oggi invece ero invitata a pranzo dal mio collega M. e sua moglie M. (non funziona bene questa cosa delle iniziali...però non vorrei usare nomi perché a qualcuno potrebbe dare noia. Diciamo allora che li chiamerò Mr. M e Mrs. M, eheheh).
Mr. e Mrs. M sono dei ragazzi fantastici che fin dal primo giorno mi hanno accolta con calore e aiutata ad ambientarmi. Sono diventati un punto di riferimento importante per me e devo davvero ringraziarli per il loro affetto! Oltre a questo, sono dei fantastici padroni di casa e per oggi avevano organizzato un pranzo tra amici.
Mrs. M è una stupenda cuoca e aveva preparato per noi dei deliziosi gnocchi fatti in casa...mmmmh... I loro amici sono a loro volta persone amichevoli e interessanti, con cui è stato davvero piacevole chiacchierare. Tra una moka, un limoncello e una chiacchiera siamo stati insieme fino alle 18, azzerando completamente la malinconia della domenica. È stata davvero una giornata piacevole. Mi sento fortunata e contenta.
Spero che la vostra domenica sia stata altrettanto rilassante!
Linda
Occhio che ti è scappato un nome!! ;) per il resto... Che bello :) <3
RispondiElimina:O you're right, ahahah! venitemi a trovare dai!
EliminaVogliamo foto della collega gnocca!!! che bello leggere delle tue esperienze! Bravaaa!
RispondiEliminaahahah non so se sarebbe felice! glielo chiederò! Marti cmq detto fra noi qui il fashion trash impera!
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