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mercoledì 16 ottobre 2013

Sulla pioggia


Tutte le persone che ho conosciuto qui finora - colleghi, coinquiline, persino amici di amici - mi hanno chiesto come mai ho lasciato l'Italia (che immaginano come un paese incantato dove il sole splende sempre) per vivere in Olanda.
Sono tutti convinti che il tempo qui faccia schifo, e quando rispondo che non è poi così male sfoggiano un sorrisetto malizioso e dicono "aspetta e vedrai".

In effetti gli ultimi giorni sono stati piuttosto piovosi, ma il cielo tende sempre ad aprirsi la sera, e oggi non è venuta giù nemmeno una goccia di pioggia.

Ho quindi già sperimentato la cosa che più temevo: andare in bici con la pioggia. E devo dire che non è stato tremendo come mi aspettavo, ma nemmeno piacevole ovviamente :/

La parte peggiore - adesso sarò frivola - è che mi si arricciano i capelli. No, non è una battuta. Per me che lotto da anni a colpi di piastra e spazzola contro degli stupidi ricci mosci, è piuttosto frustrante vedermi sconfitta dal maltempo. Immaginate di spendere 30' del vostro tempo ad asciugare, pettinare e lisciare la vostra chioma con scrupolo chirurgico, e poi dopo 10 secondi che siete usciti di casa vedere le vostre ciocche setose e perfette trasformarsi in un ammasso impazzito di crespo che ricorda i dreadlocks di un rasta. Io sono inorridita.

La seconda cosa peggiore è che non puoi usare l'ombrello, perché poi fa da vela e il vento porta la bici (con te sopra) dove gli pare, oppure te lo piega fino a che non è utilizzabile. Quindi ti avvolgi la sciarpa intorno alla testa (gli olandesi in realtà manco quello) e il tutto dopo puzza di umido e pioggia e lana bagnata. Nel frattempo prendi il mal di gola perché la sciarpa è in testa e non attorno al collo.

Usare un ombrello mentre si va in bici non è una buona idea.

La terza cosa peggiore è che metti il sedere sul seggiolino ed è tutto bagnato, e il bagnato arriva alle mutande e ti senti come un bimbo che se l'è fatta addosso. Poi per ulteriore scherno ti siedi sulla sedia di un'amica e lasci l'impronta bagnata delle tue chiappe sul tessuto chiaro (true story). E no, non venitemi a dire che dovrei asciugare la sella, perché slegare la bici sotto l'acqua per me è un'operazione già troppo spiacevole e sconfortante e non ho voglia di dover anche aggiungere alla tortura il portarmi dietro un cencio o un coprisella bagnato che poi non so dove mettere.

La quarta cosa peggiore è che le mani si bagnano e slegando la bici si riempiono anche di terra e piccoli frammenti di foglie o altro che sono rimasti attaccati alla catena esposta alla pioggia. Ti va tutto sotto le unghie e sembri una barbona, e intanto perdi sensibilità alle mani che sono rosse e gonfie per il freddo e il vento. Forse dovrei comprarmi dei guanti impremeabili, oppure semplicemente chinare la testa al meteo e fare come gli olandesi, che ignorano la pioggia e fanno finta che non ci sia. L'unica concessione al nemico sono delle giacche tecniche impermeabili, ma mi rifiuto di aggiungere al fastidio fisico anche quello stilistico.

Il mio prossimo acquisto sarà una bella mantella vintage, così mi sentirò molto hipster e figa mentre soccombo al disagio temporale.

Chissà poi che non soccomba davvero. Sepolta bici e tutto dentro il canale, grazie a un bello smottamento. Alé. Foto fatta ieri sera al rientro dal lavoro.


Per oggi è tutto! Vi auguro una giornata senza pioggia :)
Linda

2 commenti:

  1. hai capito il perche' del freno a piedi? Cosi le mani rimangono libere di usare l'ombrello!

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    Risposte
    1. io però non mi so coordinare, sono completamente inetta :(
      stavo per ammazzarmi con l'ombrello domenica...

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