Questo finesettimana è nata la figlia di uno dei miei colleghi. Il neo-papà è tornato oggi in ufficio e tutto orgoglioso ci ha offerto il dolce tradizionale con cui si celebra la nascita di un bambino: il beschuit met muisjes.
Come potete vedere dalla foto qui sotto, il beschuit met muisjes altro non è che una fetta biscottata con margarina e degli zuccherini colorati sopra - un ottimo esempio dei gusti frugali e allo stesso tempo "candidi" degli olandesi, il cui entusiasmo per le codette di cioccolato o di zucchero colorato è pari a quello dei bambini.
In realtà, la superficie glassata dei muisjes nasconde degli antipatici semi di anice. Il sapore finale mi ha fatto pensare a un bicchiere di sambuca molto zuccherato, mentre dal punto di vista tattile l'esperienza è piuttosto sgranocchiante. Eppure, nonostante la sorpresa (e la delusione) iniziale (io odio l'anice), il beschuit met muisjes ha rivelato una singolare capacità di assuefazione, tanto che ho finito tutto il biscottone.
La tradizione di questi dolci risale al medioevo, quando il parto era un momento molto delicato, con percentuali altissime di mortalità sia per la madre che per il bimbo. Per questo motivo, quando entrambi erano in salute, si era soliti celebrare lo "scampato pericolo" offrendo dolci ai vicini e ai parenti che venivano a visitare il nuovo arrivato. La tradizione è arrivata indenne al giorno d'oggi, aiutata dal fatto che in Olanda 1 donna su 3 partorisce in casa, quindi i visitatori - non potendo recarsi in ospedale - arrivano direttamente a domicilio, dove è più facile imbastire una piccola merenda.
Anche l'uso dell'anice ha radici in credenze antiche, che volevano che questa piante aiutasse la produzione di latte, facilitasse il ritorno dell'utero alle sue dimensioni originali, e allontanasse gli spiriti maligni.
Quanto al nome, "muisjes" significa letteralmentre "topi", quindi - esatto - beschuit met muisjes significa "biscotto con i topi"! L'etimologia di questa espressione non è chiara. Forse fa riferimento alla fertilità, simboleggiata dai topi che si riproducono velocemente, o forse si ispira alla forma ovale degli zuccherini. C'è addirittura chi dice che "muisjes" sia la forma abbreviata (e ingentilita) di muizekeuteltjes, ovvero...cacche di topo :S
Il colore degli zuccherini va in base al sesso del bimbo: azzurri e bianchi per i maschietti, rosa e bianchi per le femminucce. Si tratta però di una tradizione piuttosto moderna, visto che inizialmente il colore dei maschietti era il bianco, e per molto tempo, fino agli anni '90 circa, si usava addirittura mescolare i due colori in pieno stile "unisex". Esistono anche "edizioni speciali" dei muisjes: ad esempio, quando nasce un erede della casata reale degli Oranje, si mette in commercio una edizione limitata di muisjes arancioni, con cui tutti i cittadini celebrano l'evento. La tradizione è stata lanciata nel 1938, alla nascita della ormai ex-sovrana Beatrice, come trovata pubblicitaria della De Ruijter, la ditta che produce la grande varietà di codette che si consumano in Olanda.
Bambine olandesi celebrano la nascita della principessa Beatrice mangiando beschuit met oranje muisjes, 1938 |
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